Nola - Ercolano, un raduno vincente!

Ancora un segno di amicizia tra la Sezione di Nola e quella di Ercolano: quest'anno infatti gli Under21 delle due Sezioni hanno svolto insieme, l’8 ottobre, il raduno precampionato, in una giornata non solo di quiz e test ma anche di divertimento e crescita comune.
La prima fase atletica è iniziata di buon’ora al nuovissimo Campo Comunale di Casamarciano, dove nolani e ercolanesi hanno potuto iniziare a conoscersi, tra visita medica, ’40 metri’ e ‘Yo-Yo’, nella speranza che tutti possano aver raggiunto almeno l’obiettivo minimo che si erano prefissati.
Tutti gli associati si sono poi ritrovati nella solita location della sala conferenze dell'Hotel dei Platani. Dopo l'accoglienza dei due presidenti, Severino Vitale e Giuseppe De Luca, e degli ospiti, tra cui il quasi sempre presente Ciro Pegno, c'è stato un interessante briefing sull'alimentazione adatta ad un arbitro, a cura del Dott. Daniele Pierno, associato nolano.
Grazie alle spiegazioni di  Raffaele Rotondo, componente del Settore Tecnico, i giovani arbitri, prima di pranzo, hanno avuto un iniziale e approfondito chiarimento sulle modifiche della circolare n.1, in particolare su quelle apportate alle prime 9 regole.
I membri dell'associazione sono poi saliti in sala ricevimenti e hanno potuto apprezzare l'appetitoso pranzo preparato dalla ristorazione dell'albergo; tempo solo per un caffè e le consuete foto di gruppo, prima di ritornare in sala conferenze, pronti a completare la spiegazione della circolare. I chiarimenti necessari sono stati tanti, perché i cambiamenti hanno interessato ben 16 delle 17 regole a noi note. Subito si sono svolti i quiz regolamentari, con esiti ancora ignoti ai giovani arbitri, che potranno riceverli solo successivamente in sezione: l'unica cosa che è stata loro detta è che si poteva fare di sicuro di più...
L'intervento conclusivo è stato di Carmine Russo, che la maggior parte degli arbitri di Ercolano hanno avuto il piacere di vedere forse per la prima volta. L'arbitro di Serie A ha insistito in particolare su tre parole chiave che rappresentano tre aspetti fondamentali nell'attività di un membro dell'AIA: impegno, dedizione e vita sezionale; senza questi nessuno sarà mai un grande. 
Ma al di là dei test, dei quiz, delle circolari, delle disposizioni finali riguardo a pre-gara, allenamento, comportamento da assumere durante la partita, referti e quant'altro, quello che hanno voluto evidenziare tutti, dai presidenti a Carmine Russo e a Lello Rotondo, è stata l'importanza di essere arbitro: questo è ciò che più si è voluto che gli arbitri del futuro capissero, e probabilmente si potrebbe identificare nel tema centrale della giornata. L'arbitraggio è un modo di essere e di vivere, e questa giornata trascorsa tutti insieme ne è l'esempio: l'arbitro è un passo avanti a chi arbitro non è. E non è un caso se, come ha confermato Rotondo, l'essere arbitro ha avvantaggiato e avvantaggia ancora molti anche nel mondo del lavoro. Questione di mentalità. Siamo privilegiati? No, semplicemente qualche anno fa abbiamo fatto tutti una scelta, tra le più importanti della nostra vita, che ci segnerà in bene per sempre.



a cura di Alessandro Passeretti




Ecco alcuni dei momenti salienti del raduno.