Torneo "G.Prota": Nola è in Semifinale!

La "battaglia", no, quella ancora deve concludersi. Ma vincere una "guerra" ha sempre un sapore, quello si, che conosce pochi eguali. Il terreno della sfida, quello di Comiziano, ancora sprizza orgoglio e soddisfazione, per una partita da incorniciare in quanto ad intensità e predominio tattico. Nola mata Caserta, ma le premesse, dopo la gara d'andata, non erano certo delle più incoraggianti: il 4-6 della gara, di Casolla, infatti, aveva evidenziato non solo degli ovvi limiti difensivi, ma soprattutto un'insicurezza, mai presente nella formazione di Nola fino a quel momento. Orgoglio: questa la parola chiave, stendardo ben dritto in una serata che, per dovere di cronaca, ha visto una Caserta arrembante, ma non così pericolosa da mettere in discussione la qualificazione. Onore al merito agli avversari, che alla vigilia promettevano ferro e fuoco e che, comunque, hanno lasciato l'ottimo ricordo di un calcio che, sicuramente, già dalla prossima edizione, contenderà alle prime, la vittoria finale. Il tabellino, gretto schema di una partita che meriterebbe ben più aulica pennellata, parla di un primo tempo nettamente dominato dai bruniani, a segno con l'ormai consueta punizione di Francesco Foresta, un habitué del calcio piazzato, Lenzi Elia, con un eurogoal dai venti metri dritto nel sette, e Guido Buonocore, che approfitta di un errore del portiere ospite. Solo al termine della prima frazione, una piccola distrazione difensiva ha permesso ai casertani di accorciare le distanza, su cross dalla sinistra, con un bel diagonale finito alla destra dell'estremo Di Gioia. La ripresa si riapre con la girandola dei cambi ed una confusionaria manovra, che vede tra i nolani l'affaticato innesto di Filippo Colaninno, impreciso nel servire il compagno d'attacco Francesco Falco, anch'esso subentrato nella ripresa. Il resto è pura formalità, con il secondo goal di Caserta, propiziato da un'autorete di Foresta, ed il 4-2 finale che chiude i giochi e la qualificazione. Da sottolineare la prova maiuscola, in difesa, dell'esordiente Gianluca Marino, ottimo baluardo difensivo, a cui mancano solo un po' di minuti nelle gambe per garantire quella solidità difensiva che, da tempo, latitava. Appuntamento ora ad una semifinale che racconta, nel recentissimo passato, di un precedente assolutamente entusiasmante: Sala Consilina, che dopo la semifinale dello scorso anno, ci condusse alla finale, poi vinta, in quel di Ercolano.