#noisiamoAnnalisaMoccia

Il mondo arbitrale si chiude a riccio come non mai e manifesta con concretezza il suo essere una "grande famiglia". 
La Sezione di Nola, il CRA Campania e l'AIA tutta: una triade a sostegno e a tutela dell'associata Annalisa Moccia, vittima di una domenica da dimenticare a causa di offese ricevute, prima della gara in cui era stata designata come AA2 Agropoli - Sant'Agnello.
Va detto infatti che le frasi discriminatorie e sessiste del giornalista Sergio Vessicchio sono inaccettabili, inqualificabili ed assurde. 
Quanto pronunciato all' apertura della telecronaca di una gara, che vedeva appunto la nostra Annalisa impegnata in qualità di Assistente arbitrale, è da ritenersi vergognoso.
Una vera mobilitazione di massa: le terribili frasi hanno infatti prodotto rabbia, sconcerto ed indignazione non solo nel mondo arbitrale ma in ogni risvolto della società perché il colore della pelle, il genere, l'orientamento sessuale, le idee politiche NON POSSONO, NON DEVONO e NON POTRANNO mai essere motivo di discriminazione.
Anzi noi tutti, come persone e professionisti, siamo prima di tutto ARBITRI della nostra vita ed abbiamo il dovere incondizionato di testimoniare e sensibilizzare valori come le pari opportunità, l'integrazione, l'inclusione, l'eguaglianza e la tolleranza.
Onore e rispetto per le donne, siano esse arbitro o non.
SEMPRE, COMUNQUE E DOVUNQUE.


#noisiamoAnnalisaMoccia