Ci ripetiamo ogni giorno che lo sport è sacrificio, dimenticando con troppa facilità la leggerezza che dovrebbe accompagnarne ogni attimo. Ancor di più sacrificato appare essere il "nostro" sport, sempre più bersagliato, sempre più bistrattato, sempre più svenduto alla mercé di chi ama giudicare, senza conoscerne nemmeno le origini o, forse, volutamente ignorandole. Mai sacrificio fu così grande, quello del nostro giovane collega Luca Colosimo, della sezione di Torino, tragicamente scomparso nel suo post-gara più doloroso. Non il primo per la nostra categoria, che si è abituata a parlare di sacrifici con sin troppa semplicità. Un fischio, il dissenso del pubblico, quello dei calciatori, e dei vari dirigenti. Un altro fischio, e via con la corsa, la fatica, il sudore, ed ancora, il sacrificio. Tanti, tutti noi, ci stiamo chiedendo in queste ore, se ne valga davvero la pena. Tanti, moltissimi, hanno vissuto gli stessi attimi di Luca, scappando a casa dopo una gara, p...