La "battaglia", no, quella ancora deve concludersi. Ma vincere una "guerra" ha sempre un sapore, quello si, che conosce pochi eguali. Il terreno della sfida, quello di Comiziano, ancora sprizza orgoglio e soddisfazione, per una partita da incorniciare in quanto ad intensità e predominio tattico. Nola mata Caserta, ma le premesse, dopo la gara d'andata, non erano certo delle più incoraggianti: il 4-6 della gara, di Casolla, infatti, aveva evidenziato non solo degli ovvi limiti difensivi, ma soprattutto un'insicurezza, mai presente nella formazione di Nola fino a quel momento. Orgoglio: questa la parola chiave, stendardo ben dritto in una serata che, per dovere di cronaca, ha visto una Caserta arrembante, ma non così pericolosa da mettere in discussione la qualificazione. Onore al merito agli avversari, che alla vigilia promettevano ferro e fuoco e che, comunque, hanno lasciato l'ottimo ricordo di un calcio che, sicuramente, già dalla prossima edizione,...